Menu per due al sapore del formaggio Montasio per San Valentino

San Valentino al sapore di Montasio: un menù per due che scalda il cuore

Quest’anno, San Valentino è l’occasione perfetta per celebrare l’amore, in tutte le sue forme. E quale modo migliore se non quello di condividere una serata speciale, preparata con le proprie mani?

Un menù che ha come protagonista il Montasio, un formaggio che da secoli incanta i palati più esigenti. La sua pasta morbida e delicata, il suo sapore intenso e avvolgente faranno da cornice a una serata indimenticabile, tutta da gustare in due.

Abbiamo selezionato per voi tre ricette che vi regaleranno un’esperienza culinaria completa e vi scioglieranno il cuore.

 

Cuoricini al Montasio Stravecchio e rosmarino

Un antipasto facile da preparare per solleticare il vostro palato e scaldare il vostro cuore.

Ingredienti:

  • 30 g di farina
  • 1 uovo sbattuto
  • 60 g di Montasio Stravecchio grattugiato
  • 30 g di burro fuso
  • 25 g di latte parzialmente scremato
  • 1/2 cucchiaio di rosmarino in polvere
  • pepe

In una ciotola, mescolate la farina con il Montasio Stravecchio. Aggiungete il burro fuso e amalgamate bene fino a quando non sarà completamente assorbito. Incorporate l’uovo e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo. Versate il latte, mescolate ancora, e infine aggiungete il rosmarino e il pepe.

Mettete il composto in una tasca da pasticcere e riempite gli stampini a forma di cuore (se non li avete potete usare gli stampi da mini muffin). Infornate a 180°C per 20 minuti, poi aumentate a 220°C per altri 4-5 minuti, fino a che non saranno dorati e croccanti. Serviteli tiepidi o freddi.

Potete sostituire il rosmarino con del pepe rosa tritato oppure al naturale.

 

Involtini di manzo e Montasio Fresco con cuori di polenta

Un secondo piatto ricco e saporito, che unisce il sapore gustoso della carne a quello morbido e delicato del Montasio fresco.

Ingredienti:

  • 6 fettine di noce di manzo senza nervature
  • 6 fettine di formaggio Montasio Fresco
  • 3 fette di speck
  • 2 rametti di rosmarino
  • 2 cucchiai di olio d’oliva
  • ½ bicchiere di vino bianco secco
  • sale
  • 4 fette di polenta già pronta

Stendete le fettine di carne su un tagliere, appiattitele delicatamente con il palmo della mano e farcitele con una fettina di formaggio. Arrotolatele e avvolgete ogni involtino con mezza fetta di speck, fissandolo con uno stuzzicadenti. Utilizzate uno stampino per tagliare la polenta a forma di cuore.

In una padella antiaderente, scaldate l’olio e aggiungete gli involtini insieme al rosmarino. Rosolateli a fuoco vivace per un paio di minuti su ciascun lato. Sfumate con il vino bianco, abbassate la fiamma e coprite, lasciando cuocere per circa 5 minuti.

Nel frattempo, riscaldate i cuori di polenta in una padella antiaderente da entrambi i lati. Servite il piatto caldo, con gli involtini accompagnati dai cuori di polenta.

 

Tortino al cioccolato con cuore morbido

Dulcis in fundo, il dessert! Un piccolo scrigno di piacere, racchiuso in un morso, che svela al suo interno una morbida e avvolgente sorpresa, capace di incantare ogni senso.

Ingredienti:

  • 2 cucchiaini colmi di crema spalmabile alla nocciola
  • 50 g di burro a cubetti
  • 60 g di cioccolato fondente tritato
  • 50 g di zucchero
  • 1 uovo
  • 20 g di farina 00

Su un piatto ricoperto di carta forno formate due mucchietti di crema spalmabile alle nocciole e mettete in congelatore per un paio d’ore.

Accendete il forno a 200°C. Mettete il burro e il cioccolato in una ciotola e scioglieteli a bagnomaria; quindi aggiungete lo zucchero e mescolate bene. Incorporate l’uovo, seguito dalla farina setacciata, e amalgamate il tutto.

Versate 3/4 del composto in due ciotoline adatte alla cottura in forno; al centro ponete la crema spalmabile congelata e coprite con il restante composto. Infornate per 13-15 minuti e lasciate riposare i tortini per un paio di minuti.

Serviteli caldi e accompagnati da una pallina di gelato alla panna per un tocco ancora più goloso!

 

Buon San Valentino!

Quanto vale il Formaggio Montasio nella DOP Economy italiana?

Il settore agroalimentare italiano vanta un patrimonio inestimabile di prodotti a Indicazione Geografica (IG) e riconosciuti a livello nazione, europeo e internazionale per la loro qualità e unicità. Questo sistema di IG non solo tutela le eccellenze del Made in Italy, ma costituisce un vero e proprio motore economico che si mostra in buona salute.

Il XXII Rapporto Ismea-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole DOP IGP STG fotografa l’andamento del settore della DOP Economy nel mercato italiano nel 2023. I dati descrivono un anno in crescita, dove il settore agroalimentare e vitivinicolo DOP e IGP italiano ha raggiunto i 20,2 miliardi di euro, registrando un ulteriore crescita dello +0,2% su base annua.

Nonostante le difficoltà legate ai cambiamenti climatici, alle sfide geopolitiche, agli aumenti dei costi di produzione e alla crescita generale dei prezzi sia per i produttori sia per i consumatori, la DOP Economy continua a rappresentare circa un quinto del valore complessivo della produzione del settore agroalimentare italiano, apportando un contributo del 19% al fatturato complessivo. Anche l’export registra un un trend positivo: le esportazioni nel 2023 confermano un valore di 11,6 miliardi di euro, con una crescita nei Paesi della zona UE (dove si registra un incremento del +5,3% rispetto all’anno precedento) in confronto ai Paesi Extra-UE.

 

Il settore del cibo DOP IGP STG traina la crescita della DOP Economy

A registrare l’incremento maggiore nel 2023, per il terzo anno di fila, è il comparto del cibo, che cresce del +3,5% e supera per la prima volta i 9 miliardi di euro, mentre il vino imbottigliato è in calo del -2,3%, con un valore che si attesta attorno a 11 miliardi di euro.

Rapporto Ismea-Qualivita 2024 - Il valore del Cibo DOP IGP STG

Un trend positivo che si è visto anche nel settore dei consumi: la spesa per prodotti IG nella filiera italiana della Grande Distribuzione Organizzata è cresciuta in valore del +7,2%, raggiungendo i 5,9 miliardi di euro di vendite (67% provenienti dal comparto del cibo e 33% dal comparto dei vini).

La ricerca di prodotti di qualità e autentici, rispettosi della filiera produttiva e dell’ambiente, è sempre più sentita dai consumatori, sia italiani sia esteri. L’eterogeneità dei prodotti italiani, la loro storia e l’originalità hanno un forte appeal. Nel mondo, che conta complessivamente 3.428 prodotti a Indicazione Geografica, l’Italia si conferma primo Paese al mondo per numero di DOP IGP STG con 856 IG totali, di cui 328 prodotti per il comparto cibo e 528 per il settore vitivinicolo.

Rapporto Ismea-Qualivita 2024 - Valore nel mondo

 

Formaggi DOP: oltre i 5,5 miliardi di fatturato alla produzione

A trainare la crescita del settore a IG del cibo sono i formaggi. Per la prima volta, infatti, i formaggi registrano una crescita del +5,3% e superano i 5,5 miliardi di euro di valore alla produzione, mentre l’export, grazie ai prezzi ancora sostenuti, oltrepassa i 2,7 miliardi di euro.

La categoria dei formaggi italiani conta 57 denominazioni DOP IGP STG e rappresenta oltre il 60% del valore alla produzione e quasi il 59% del valore dell’export del comparto food. Un trend confermato anche dai dati provenienti dalla GDO, dove le vendite di formaggi a IG sono cresciute tanto un volume (+3,9%) quanto in valore (+12,1%), superando per la prima volta i 2,5 miliardi di euro.

 

Montasio DOP, il consumo è in aumento

Il formaggio Montasio DOP si conferma tra i formaggi più apprezzati sia in Italia sia all’estero, contribuendo alla crescita del comparto stesso e alla valorizzazione del Made in Italy. Nel 2023 la produzione di Montasio DOP è stata di 5.651 tonnellate, con un valore alla produzione pari a 49 milioni di euro (+11,9% rispetto al 2022) e un valore al consumo cresciuto del +12% e pari a 88 milioni di euro, mentre l’export si mantiene sempre costante al 4,2% come l’anno precedente.

Il crescente apprezzamento del formaggio Montasio DOP, sia in Italia sia all’estero, testimonia l’impegno costante del Consorzio di Tutela del Formaggio Montasio nel portare valore alla DOP Economy. Attraverso attività mirate di promozione, tutela e valorizzazione, il Consorzio si dedica a proteggere l’autenticità del prodotto, a esaltare il legame con il territorio d’origine e a sostenere l’intera filiera lattero-casearia. Ogni azione intrapresa è un passo avanti per garantire qualità e tradizione per il Montasio DOP, per chi lo produce e per chi lo porta in tavola.

 

Scarica il rapporto qui.

Buone feste dal Consorzio Tutela del Formaggio Montasio DOP

Una stella di Montasio per un Natale speciale

In un piccolo villaggio ai piedi delle montagne, dove l’inverno avvolge tutto in un manto bianco e scintillante, una famiglia si riunisce ogni Natale per decorare l’albero con amore e cura. Il momento è atteso con trepidazione, tutti si raccolgono attorno all’albero per decorarlo e per posizionare la stella sulla sua sommità. Quest’anno, però, la stella è speciale: è fatta interamente di Montasio, il formaggio più prezioso della regione.

La stella, creata dal nonno, un vecchio casaro del paese, rappresenta l’amore e l’unità della famiglia. Con le sue mani esperte ha plasmato il Montasio più stagionato in una stella dorata, perfetta per brillare in cima all’albero. “Questo formaggio è il simbolo della nostra famiglia”, dice il nonno, mentre i nipotini lo osservano con occhi pieni di meraviglia. “La sua forza e il suo sapore raccontano l’amore che ci tiene uniti.”.

Ogni membro della famiglia ha un ruolo speciale nel decorare l’albero. I bambini si occupano delle luci colorate, la mamma dei nastri e delle palline e il papà appende le decorazioni di legno fatte a mano, ciascuna con una storia di Natali passati. Alla fine giunge il momento più atteso: la stella di Montasio. Il nonno, con mani tremanti ma sicure, la posiziona sulla cima dell’albero, riempiendo la casa di un profumo delizioso, quasi a ricordare che il Natale non è solo luci e doni, ma anche tradizione e famiglia.

Con la stella di Montasio in alto, l’albero brilla di calore e spirito festivo. Attorno a questo simbolo natalizio, la famiglia si stringe, condividendo storie, ricordi, risate e piatti tipici della tradizione. La stella, dalla sua posizione privilegiata, osserva tutto, radiante, consapevole di essere il simbolo di un Natale speciale. In quell’istante, il tempo sembra fermarsi. E mentre le fiamme del camino crepitano, la famiglia si sente più salda che mai.

 

Che questo Natale porti a tutti lo stesso senso di unità e amore che riscalda il cuore di questa famiglia. Che ognuno possa trovare il proprio Montasio, a brillare sulla cima dell’albero, a ricordare quanto sia preziosa la condivisione.

Buone feste a tutti, dal Consorzio per la Tutela del formaggio Montasio DOP!

Gnocchi di patate viola con fonduta di Montasio e pioppini arrosto

Gnocchi di patate viola con fonduta di Montasio e pioppini arrosto

L’autunno è la stagione dei colori caldi, delle foglie che cadono e dei sapori intensi che scaldano cuore e cucina. È il momento perfetto per riscoprire gustosi abbinamenti che celebrano i doni della terra, come i funghi, protagonisti indiscussi delle tavole di questa stagione.

 

La ricetta che vi proponiamo unisce la dolcezza delle patate viola, la cremosità del Montasio stagionato e la delicatezza dei funghi pioppini. Un mix di consistenze e sapori che renderà speciale il vostro piatto.

 

Per preparare gli gnocchi di patate viola con fonduta di Montasio e pioppini arrosto avrete bisogno di:

  • 500 g patate viola
  • 1 uovo
  • 100 g farina 00
  • 500 ml panna
  • 200 g Montasio stagionato
  • 150 g funghi pioppini
  • 50 g burro
  • timo fresco
  • noce moscata
  • sale
  • pepe

 

Per prima cosa, cuocete le patate viola con la buccia, lessandole o cuocendole a vapore per mantenerne inalterati i nutrienti. Una volta pronte, spellatele e schiacciatele finché sono ancora calde, poi unite farina, uovo, un pizzico di sale e una grattugiata di noce moscata. Lavorate l’impasto fino a ottenere una consistenza morbida ma compatta.

Dividete l’impasto in porzioni, formate dei cilindri lunghi e tagliateli a pezzetti per dare forma agli gnocchi. Se volete, passateli su un rigagnocchi per creare le tipiche scanalature, perfette per raccogliere la fonduta.

Passiamo ora a preparare la fonduta. In un pentolino versate la panna e fatela ridurre di un terzo a fuoco dolce. Aggiungete il Montasio stagionato grattugiato e, usando un mixer a immersione, frullate fino a ottenere una crema liscia e setosa. Aggiustate di sale e insaporite con una leggera spolverata di pepe bianco, per un tocco speziato.

Dopodichè pulite i funghi pioppini e rosolateli in una padella con il burro, un pizzico di sale e timo fresco. Cuoceteli finché saranno dorati e profumati, lasciando che sprigionino tutto il loro aroma autunnale.

Una volta pronta la fonduta e i funghi, potete cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata e quando vengono a galla, scolateli delicatamente. Su ogni piatto stendete un velo di fonduta di Montasio, adagiate gli gnocchi sopra e guarnite con i funghi pioppini arrostiti e qualche fogliolina di timo fresco.

 

Un piatto perfetto per celebrare l’autunno in tutto il suo splendore. Il sapore delicato degli gnocchi si sposa alla perfezione con la cremosità del Montasio, mentre i funghi pioppini aggiungono una nota terrosa e avvolgente. Un piatto che unisce gusto, colore e nutrimento, perfetto per un pranzo ricco o una cena conviviale con i propri cari.

Lasciatevi ispirare dai sapori di stagione e portate in tavola tutto il calore dell’autunno!

Montasio DOP a Caseus 2024

Il 5 e 6 ottobre 2024 la splendida cornice di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova) ospiterà la ventesima edizione di Caseus, l’evento che celebra l’eccellenza casearia del nostro territorio. Quest’anno, oltre al tradizionale concorso regionale per il miglior formaggio del Veneto, la manifestazione si arricchisce del Festival delle DOP Venete, un’occasione per scoprire e valorizzare i prodotti lattiero-caseari prodotti in queste terre.

Tra i protagonisti di questa importante vetrina non poteva mancare il Montasio DOP, uno dei fiori all’occhiello della produzione casearia del Friuli Venezia Giulia e del Veneto Orientale.

Tra degustazioni guidate, cooking show, l’area pizza e seminari di approfondimento, Caseus 2024 offre una straordinaria opportunità per conoscere da vicino la qualità del Montasio DOP, nonchè la sua storia e la sua lavorazione artigianale, fedele ancora oggi alle tradizioni di un tempo; al contempo ha lo scopo di promuovere una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori nella scelta dei prodotti DOP e delle filiere certificate. I visitatori potranno assaporare il Frico gigante di Montasio realizzato dall’Associazione Gruppo Amici della Nostra Famiglia di Sterpo.

Per il Consorzio di Tutela del Formaggio Montasio DOP la partecipazione a Caseus rappresenta un’occasione per sottolineare l’importanza della qualità e del legame con il territorio, un valore imprescindibile che da secoli caratterizza la nostra produzione

Ricetta cotechino di pollo, verdure e Montasio con brovada di zucchine

Cotechino di pollo, verdure e Montasio DOP con brovada di zucchine

Il Montasio è un formaggio DOP dal sapore morbido e delicato e si presta perfettamente a molteplici abbinamenti culinari, donando ad ogni piatto un tocco di autenticità e bontà. E cosa c’è di più autentico e gustoso di un piatto casalingo preparato con cura e passione?

Oggi vi proponiamo una ricetta semplice e veloce: il cotechino di pollo, verdure e Montasio con brovada di zucchine. Un secondo piatto completo e nutriente, ideale per tutta la famiglia e anche per chi ha particolari esigenze alimentari perché è senza glutine.

Per preparare questo piatto per 4 persone avrete bisogno di:
1 petto di pollo
1 dl di panna
80 g di Montasio mezzano
80 g di verdure tagliate a cubetti (zucchina, peperone, carota, cipolla)
2 zucchine
Aceto di vino
Olio extravergine d’oliva
Sale
Pepe

Iniziate frullando il petto di pollo con la panna, regolando con un pizzico di sale e pepe. Aggiungete a questo composto le verdure e il Montasio tagliato a cubetti, poi stendetelo su un foglio di pellicola adatta alla cottura e chiudete formando un cotechino.

Dopodiché cuocete il cotechino in acqua bollente per circa 8 minuti, quindi toglietelo dall’acqua e lasciatelo intiepidire prima di rimuovere la pellicola. Nel frattempo, grattugiate la parte verde delle zucchine e conditela con olio, aceto, sale e pepe.

Infine, disponete nel piatto la brovada di zucchine e posizionate sopra le fette di cotechino. Il vostro piatto è pronto per essere gustato!

Buon appetito!

Con questa ricetta porterete in tavola un secondo piatto sano, gustoso, colorato e senza glutine. Il cotechino di pollo è morbido e saporito, le verdure croccanti e la brovada di zucchine aggiunge un tocco fresco. Un piatto perfetto per una cena in famiglia o con gli amici.

Inoltre, se siete alla ricerca di altre ricette con il formaggio Montasio, visitate la nostra sezione ricette!

 

Autrice: Nicole Bragagnolo

Formaggio Montasio DOP è naturalmente privo di lattosio

Il formaggio Montasio DOP è senza lattosio?

Il formaggio è un alimento incredibilmente versatile, apprezzato in cucina per la sua capacità di arricchire e migliorare una vasta gamma di piatti.

Grazie alla sua varietà di sapori, texture e profumi, è un ingrediente fondamentale in molte cucine tradizionali e moderne in tutto il mondo. La sua versatilità lo rende adatto a essere gustato da solo, abbinato a frutta o marmellate, o come ingrediente principale in piatti più elaborati, garantendo sempre una nota di piacere e soddisfazione al palato.

Inoltre, il formaggio ha un’importante rilevanza nell’alimentazione di tutti noi, essendo non solo un’eccellente fonte di proteine e calcio, ma offrendo anche una vasta gamma di nutrienti essenziali. Per questo, in una dieta bilanciata, è importante che siano presenti anche gli alimenti lattiero caseari, come il formaggio.

Tuttavia, essendo ricavato direttamente da latte animale, il formaggio viene messo in discussione laddove si affronta il tema del lattosio e della relativa intolleranza di cui soffrono moltissime persone. In questi casi si deve per forza eliminare tutti i formaggi? No, esistono infatti dei formaggi che sono adatti anche a chi soffre di intolleranza al lattosio!

 

Quali sono quindi i formaggi naturalmente privi di lattosio?

Chi è intollerante al lattosio non deve necessariamente rinunciare a consumare tutti i latticini.

Tra i derivati del latte, infatti ci sono alcuni formaggi che contengono una quota talmente bassa di lattosio che possono essere consumati in tranquillità anche da chi è latto intollerante.

Uno studio condotto dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Associazione AILI e pubblicato dalla rivista scientifica internazionale Foods ha selezionato e analizzato l’effettiva quantità di lattosio presente in diversi formaggi in differenti stagionature.

Il risultato è una lista di 25 formaggi DOP, di cui 21 italiani, in cui è stata rilevata una presenza di lattosio inferiore a 10 mg/kg, dovuta anche all’elevata variabilità consentita nelle condizioni operative di lavorazione dei formaggi stessi. Tra questi figura anche il nostro formaggio Montasio DOP.

 

Montasio: un formaggio naturalmente privo di lattosio

Il nostro formaggio Montasio DOP è naturalmente privo di lattosio: questo zucchero infatti è presente con valori inferiori a 0,01 g per 100 g di formaggio, oltre 10 volte in meno del limite previsto dalla normativa nazionale e comunitaria.

Il formaggio Montasio DOP, quindi, può essere consumato tranquillamente dalla maggior parte degli intolleranti, facendo però attenzione che il livello di sensibilità a questo zucchero è soggettivo e dipende dalla capacità di ognuno di produrre l’enzima lattasi.

È bene quindi procedere sempre per gradi, iniziando con una piccola porzione iniziale.

 

Autrice: Nicole Bragagnolo

Cous cous di cavolfiore con trancio di baccalà gratinato al formaggio Montasio DOP

Cous cous di cavolfiore con trancio di baccalà gratinato al formaggio Montasio DOP

Un fiore che di fiore ha solo l’aspetto; la sua struttura, con la disposizione intricata di piccoli fiori chiusi, ricorda un bouquet vegetale. Stiamo parlando del cavolfiore, un ortaggio molto versatile in cucina e un prezioso alleato della nostra salute.

Oggi ti suggeriamo un piatto sfizioso, in cui il cavolfiore si accompagna al gusto unico del nostro Montasio DOP: cous cous di cavolfiore con trancio di baccalà gratinato al Montasio DOP.

Per questa ricetta, per 4 persone, serviranno: 1 cavolfiore, 400 gr baccalà dissalato, 30 gr di pangrattato, 20 gr di formaggio Montasio Stravecchio, 1 foglia di alloro, 10 gr di prezzemolo, 1 spicchio di aglio, 1 limone, curry, olio, sale, pepe.

Per prima cosa laviamo e tagliamo a tocchetti il cavolfiore; dopodiché mettiamo il cavolfiore in un tritatutto, azioniamolo finché non risulta sminuzzato in granuli.

Mettiamo sul fuoco un pentolino di acqua, posizioniamo il cestello per cucinare a vapore e trasferiamo dentro i granuli di cavolfiore, facendoli cucinare per circa 5 minuti. Finita la cottura, spostiamo il cous cous di cavolfiore in una ciotola e condiamolo con olio, sale, pepe, curry e una grattugiata di scorza di limone.

Nel frattempo, posizioniamo una padella sul fuoco, aggiungiamo un filo di olio di oliva, aglio e una foglia di alloro, alcune foglie di prezzemolo, e il baccalà dissalato. Portiamo il baccalà a 85° e cuciniamolo per circa 10 minuti; dopo di che scoliamo il baccalà e tamponiamo la pelle con della carta assorbente.

Passiamo poi a grattugiare, in una ciotola, il formaggio Montasio Stravecchio; aggiungiamo il pangrattato, del prezzemolo e mescoliamo il tutto. Copriamo poi il filetto di baccalà con questo composto e gratiniamolo, o al grillo in forno (per circa 15 minuti), o passando sopra la fiamma di un cannello.

Ora non ci resta che impiattare! Adagiamo un paio di cucchiai di cous cous di cavolfiore al centro di un piatto e adagiamo sopra il baccalà. Il vostro piatto ora è pronto!

Buon appetito!

 

Autrice: Nicole Bragagnolo

La zona di produzione del Formaggio Montasio è il Friuli Venezia Giulia e il Veneto Orientale

Cosa dona quel sapore inconfondibile al formaggio Montasio DOP? La zona di produzione

Il Formaggio Montasio DOP è più di un semplice prodotto caseario. È il risultato dell’intreccio profondo tra il territorio e le tradizioni locali delle terre dell’Altopiano del Montasio e delle regioni in cui viene lavorato e trasformato in prodotto finito; nasce dall’erba e dallo sfalcio nelle torride estati; nasce dai venti che accarezzano delicatamente i pendii dei monti e soffiano tra le vallate e le verdi pianure.

Ma è la zona d’origine che, tra tutti i fattori, concorre a definire la tipicità del formaggio Montasio e a imprimere il timbro al prodotto. È la complessa realtà agronomica, zootecnica e la biodiversità dei territori su cui pascolano le mucche a conferire la particolarità al formaggio. Le erbe aromatiche che crescono spontanee nei pascoli, l’attenzione all’alimentazione e al foraggio, la variabilità di terreni, la vegetazione e il microclima, tutti questi elementi infondono al latte un sapore unico, che viene poi trasferito al formaggio durante il processo di lavorazione.

È così che la particolarità dell’ambiente dona tipicità al formaggio, diventando in questo modo un dono della natura che difficilmente si può ricostituire in modo artificiale. Sebbene ci possano essere delle aree a prima vista simili o vicine, ciascuna zona geografica rappresenta caratteristiche ambientali che lo distinguono dalle altre; ci possono essere infatti terreni particolari che lo circondano, si possono trovare a ridosso di un monte esposto al sole, può essere lambito da un fiume, o posto al centro di una valle interessata da venti costanti. Ogni stalla, poi, è un ambiente distinto, e dà al latte una propria impronta, che si trascina durante il processo di lavorazione, fino alla stagionatura, dove le forme di formaggio riposano e permettono alla flora microbica di svilupparsi e definire le caratteristiche organolettiche, sotto l’occhio vigile ed esperto del casaro.

Qual è la zona di produzione del formaggio Montasio?

Come previsto dal Disciplinare di Produzione, la DOP Montasio viene prodotta esclusivamente nell’intero territorio del Friuli Venezia Giulia e nel Veneto Orientale, nelle province di Belluno e Treviso e parte del territorio delle province di Padova e Venezia, così delimitato: “dall’intersecare della linea di confine della provincia di Treviso con quella di Padova, si prosegue lungo quest’ultima fino a incontrare l’autostrada Serenissima. Si prosegue lungo questa linea fino al ponte autostradale sul fiume Brenta quindi lungo detto fiume fino alla foce”. Qui e solamente qui.

 

È questa terra e il legame con le sue tradizioni e la sua natura che rendono il formaggio Montasio un formaggio dal sapore unico e senza tempo.

 

Autrice: Nicole Bragagnolo

Panettone salato con formaggio Montasio DOP

Panettone dolce o salato? Al Montasio DOP!

Non è Natale se in tavola non è presente almeno un panettone!
Che sia classico o in altre varianti, una fetta, o forse due, mette d’accordo grandi e piccini.

Ma da dove viene questo dolce soffice della tradizione culinaria italiana?

La leggenda narra che il panettone nacque a Milano presso la corte di Ludovico il Moro, signore della città alla fine del 1400. Durante una cena di Natale, il cuoco del signore di Milano bruciò il dolce che aveva preparato per il banchetto. Ma il garzone, un certo Toni, sacrificò il suo panetto di lievito e lo lavorò con farina, uova, zucchero, canditi e uvetta. Ne uscì un dolce strepitoso, talmente buono che venne chiamato “Pan de Toni”, da cui deriva il nome “panettone”.

Stando alle fonti storiche, però, sembrerebbe che le prime ricette del panettone risalgano al secolo successivo, anche se l’usanza di celebrare il Natale con un pane più ricco di quello di tutti i giorni risalga alla tradizione medievale.

Ciò che è certo, è che il panettone è il simbolo delle festività natalizie. Adorato nella sua versione classica, con uvetta e canditi, è richiesto anche in altre varietà, sia dolci che salate; con le pere e la cioccolata, al caffè e cioccolato, con amarene, limone e pistacchi, oppure allo speck, o al gorgonzola e noci.

E noi vi consigliamo una versione salata, dove il Montasio DOP è l’ingrediente speciale: il panettone al formaggio Montasio DOP e pomodorini secchi.

Ingredienti per uno stampo da 750 grammi:
500 grammi di farina 00
120 grammi di formaggio Montasio stagionato
100 grammi di burro
2 cucchiai di acqua
4 uova
1 cucchiaino di sale
Zucchero
8 grammi di lievito di birra fresco
70 grammi di pomodorini secchi
100 grammi di Montasio Fresco

Per prima cosa tagliamo a dadolini il formaggio Montasio Fresco e i pomodorini secchi. Successivamente intiepidiamo due cucchiai di acqua, o prendiamola direttamente tiepida, e mettiamola dentro a una ciotola. Aggiungiamo una puntina di cucchiaino di zucchero e, una volta mescolato, il lievito di birra fresco, facendolo sciogliere.

Prendiamo un’altra ciotola, più grande, e mettiamo dentro la farina 00 e il lievito di birra appena sciolto, e mescoliamo bene, aiutandovi con una frusta. Rompete poi le uova e aggiungetele al composto, continuando a mescolare.

Ora possiamo aggiungere il formaggio Montasio Stagionato grattugiato e aggiustiamo di sale e pepe. Impastiamo il tutto energicamente per circa 10 minuti, fino a che l’impasto non risulta omogeneo.

A questo punto possiamo aggiungere all’impasto i dadolini di formaggio Montasio Fresco e i pomodorini secchi precedentemente tagliati, e impastiamo fino a quando tutto è ben amalgamato.

Formiamo una palla e mettiamola in uno stampo per panettone alto da 750 grammi e lasciamolo lievitare per circa 4 ore, fino a che il volume sarà raddoppiato.

Ora è il momento di cucinare il nostro panettone salato. Inseriamolo in un forno preriscaldato, a 180°, e lasciamolo cuocere per 45 minuti circa. Controlliamo che l’impasto sia cotto facendoci aiutare con uno stecchino.

Il vostro panettone salato al Montasio e pomodorini secchi è pronto per essere servito in tavola.

 

Autrice: Nicole Bragagnolo