Assaggiare.. Assaporare.. Gustare.. Provare…. tutti i gusti del WEEKEND Montasio DOP

Il 27 ottobre è stato un weekend di super lavoro per i tecnici del Consorzio per la Tutela del formaggio Montasio…

Un mare di degustazioni guidate dai nostri tecnici qualificati che, tra Verona, Milano ed Ancona, si sono occupati di trasmettere i valori del nostro Montasio a moltissime persone interessate ad affinarne la conoscenza.

ANCONA presso la Filotea Store  https://www.filoteapasta.com/ per una degustazione organizzata dal nostro tecnico NEVIO TONEATTO assieme alla Condotta Slow Food di Ancona con il Montasio DOP, i vini dei Colli Orientali ed il Presidio della Mela dei Monti Sibillini.

ANCONA 27 ottobre 2018

La degustazione prevedeva due fasi, la prima di Montasio DOP fresco e mezzano assieme a fettine di mela accompagnati dalla Ribolla Gialla DOP dell’azienda produttrice SCARBOLO http://www.scarbolosergio.com/; la seconda con il Montasio DOP stagionato e stravecchio con una confettura di mele dei Monti Sibillini ed il Verduzzo Friulano DOP sempre dell’azienda produttrice SCARBOLO. Una marea di partecipanti circa 50 persone (iscritti Slow Food,  esperti gastronomi, sommelier, ristoratori, ecc..) molto interessate, per tutte quelle persone che ci hanno chiesto informazioni sulla zona di produzione del Montasio DOP,  il link: http://www.montasio.com/soci/

 

VERONA presso FIERACAVALLI, da 120 anni LA FIERA DI VERONA SCRIVE LA STORIA DEL MONDO EQUESTRE.

VERONA 27 ottobre FIERACAVALLI

Espongono oltre 750 aziende da 25 paesi, con i più prestigiosi marchi internazionali.

Presente il nostro tecnico MAURO GAVA che ha trasmesso la passione ed i valori del nostro prodotto a più di 50 persone entusiaste della degustazione guidata attraverso l’analisi sensoriale del nostro Montasio DOP in abbinamento con il PROSECCO DOC.

 

MILANO tra degustazioni e showcooking, a Golosaria, la più interessante rassegna del gusto italiano che si è tenuta a Milano nel fine settimana –  Il Buono che fa bene.

 

MILANO 27 ottobre GOLOSARIA

Sabato 27 ottobre una degustazione guidata dal nostro tecnico ONAF MAURO GAVA con l’abbinamento di Montasio DOP e vini del Collio dell’Azienda Produttrice GRADIS’CIUTTA https://www.gradisciutta.eu/azienda/ all’interno nell’area eventi FormaggItalia. 

 

Domenica 28 ottobre, nell’area Winetasting Golosaria, i giornalisti e critici enogastronomici Paolo Massobrio e Marco Gatti hanno condotto: “Vino e formaggi: l’abbinamento memorabile” curato da Tenuta Stella unitamente al Consorzio di Tutela del Montasio.

Showcooking GOLOSARIA

Lunedì 29 ottobre nell’area showcooking Golosaria lo chef Gunnar Cautero dell’Osteria della Stazione di Milano http://www.osteriadellastazione.it/  ha fatto  gustare tutto “Il Buono dei formaggi” in una performance live di alta gastronomia.

 

 

FORMAGGIO MONTASIO BIOLOGICO D.O.P. “LA SISILE”

Enos Costantini

Tempus formadi

Contadini coraggiosi, vacche biologiche e una vecchia latteria

Mala tempora currunt per l’allevamento bovino, anche se non solo per quello (ma qui non si fa politica). Detto in altri termini: ci vuole coraggio, di questi tempi, a fare l’allevatore. Soprattutto a condurre una stalla con numero consistente di capi (100 in produzione e 60 di rimonta) dove ogni errore si paga caro, in termini psicologici e monetari. Ci vuole ancora più coraggio a produrre latte col metodo biologico, 30 quintali al giorno di biancoliquido (un Blanc de Blancs direbbero i francesi che copiano sempre i friulani) deperibile che devono essere smaltiti per sbarcare dignitosamente il lunario e mantenere la famiglia schivando, quando è possibile, tutte quelle tagliole che il cosiddetto “mercato” (La Piovra non è stata solo una serie televisiva) posiziona scientemente su un percorso già di per sé accidentato.

Ci vuole, infine, ancor più coraggio a trasformare in proprio una ingente parte del latte prodotto.

Chi glielo abbia fatto fare ai fratelli Zanello (e famiglia) di Talmassons questo pericoloso passo non lo so. Ne sono contento perché va nel senso di quella che si chiama autonomia alimentare (o sovranità alimentare), del rapporto stretto tra produttore e consumatore e di tante altre altre idee che circolano su alimentazione, ambiente, salute, sostenibilità, ecc. Le idee circolano, ma ci vuole qualcuno che le metta in pratica; non è facile e, più che coraggio, ci vuole temerarietà.

Gli Zanello hanno imparato dalla storia: hanno preso in gestione la storica latteria di Turrida e, nel solco della tradizione, producono formaggio Latteria e formaggio Montasio, col corollario di burro e ricotta. Trasformano giornalmente la metà del latte prodotto (15 q.li) mentre l’altra metà è esitata sul mercato del latte fresco bio.

Una latteria può imprimere un po’ di movimento, anche economico, dopo che la fine della civiltà contadina ha trasformato in sonnacchiosi paesi quelli che erano vivaci centri.

La struttura familiare: i fratelli Franco e Graziano con la moglie di quest’ultimo Paola. Tutti e tre periti agrari diplomati a Cividale. La coppia ha 4 figli, e anche questo significa fiducia nel futuro. Aggiungiamo gli assai attivi “anziani” e arriviamo a quattro adulti impiegati a tempo pieno. Non appartengono alla famiglia il casaro e l’aiuto casaro, ma con questi arriviamo a 6 posti di lavoro. Non è poco coi tempi che corrono; come una piccola fabbrica.

Fondamentale: che cosa mangiano le vacche? Solo ed esclusivamente alimenti di produzione aziendale. Tutto bio: non ci strappano lacrime i venditori di chimica e di mangimi ai quali gli Zanello non staccano più assegni da anni.

Abolito il mais, non per antipatia (ah, il profumo della polenta!), ma a causa delle tanto malfamate micotossine. Via il mais, avanti col sorgo, coltivato in Friuli si può dire da sempre (c’è il sorgo da granella e c’è il sorgo da foraggio). Anche la soia (sì è di origine asiatica, ma è un fagiolo che ci vuole per le proteine) viene prodotta nei campi di Talmassons.

La base dell’alimentazione, essendo le vacche dei ruminanti, rimane sempre il foraggio, e col fieno si abbonda (metà di erba medica e metà di prato stabile). Così si è sicuri che alle vacche arrivino tutti i fattori nutrizionali, anche quelli sconosciuti che i nutrizionisti con tutte le loro provette da biochimici scopriranno forse tra qualche tempo, e forse no. Le vacche stanno bene e salutano.

Latteria: si lavora latte crudo non pastorizzato e non trattato, neanche con lisozima (dicono che è una innocua proteina tratta dall’uovo). Siamo lontani anni luce dai formaggi postmoderni con crosta non edibile e magari trattati in superfice con E235.

C’è un punto vendita annesso alla latteria (via Montello, 7 Turrida di Sedegliano) dove si possono trovare frico, mozzarella e stracchino (ah, la modernità, i sapori giovanilisti…) prodotti da terzi, ma sempre col latte dell’azienda.

Mercato dei latticini prodotti: agriturismi, trattorie e ristoranti regionali, privati. Prontaconsegna, basta fare l’ordine on line o, alla vecchia maniera, telefonare.

I nomi sono importanti: l’azienda è stata denominata La Sisile ‘la rondine’, anche questo un sintomo di ecologia vissuta e un segnale di fiducia nel futuro dell’ambiente e della società.

http://aziendaagricolalasisile.it/formaggio-montasio-biologico/

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Riferimenti:

Latteria: via Montello, 7

33039 Turrida di Sedegliano

tel.: 333 475 6053

e-mail: grazianozanello@alice.it

Azienda agricola “La Sisile

via Sant’Antonio, 36
33030 Talmassons
cell: 335 5250330
tel e fax: 0432 766618

 

Made in Malga 2018 Eventi Montasio DOP

Cinquanta malghe e quattro chef stellati friulani, è questo il progetto transfrontaliero che coinvolge le malghe del Friuli e della Carinzia per la valorizzazione dei prodotti locali.

Il tema della formazione che ha coinvolto tra gli altri cuoche e cuochi del calibro di Antonia Klugmann, Fabrizia Meroi, Ana Roš, Emanuele Scarello e Alessio Devidè.

  • In Malga Montasio a Sella Nevea (Ud), con lo Chef Emanuele Scarello – 2 settembre. Lo chef ha proposto un percorso gastronomico con due piatti che hanno valorizzato le produzioni di malga.

Il Progetto Made – si chiama MADE ed è un acronimo che sa e saprà far parlare di sé. Innanzitutto, perché dietro Malga and Alm Desired Experience c’è un progetto serio, ben ponderato e finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg che coinvolge Italia e Austria per mezzo di tre enti importanti come il Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, il comune di Hermagor-Pressegger See ed Ersa, l’agenzia per lo sviluppo rurale. Nella sua realizzazione vengono coinvolte una cinquantina di malghe dei due paesi, selezionate nell’ottica di un’offerta turistica davvero integrata e sostenibile che guarda ad ambiente naturale e biodiversità come concetti cardine legati a un patrimonio inestimabile fatto di natura, cultura e paesaggi. Il filo rosso indispensabile per connettere in modo efficiente la rete passa tanto attraverso attività come trekking, cicloturismo e benessere quanto a una valorizzazione delle produzioni casearie di alta qualità e di un’offerta enogastronomica originale. https://reportergourmet.com/106814/made-malga-and-alm-desired-experience-come-le-malghe-incontrano-lalta-cucina.html

La ricetta autunnale con il Montasio della foodblogger Kitchen Trouble

Eleonora Rubaltelli, in arte Kitchen Trouble, ha unito i sapori più tipici dell’autunno, come quello dei funghi e quello dello zucca, in un piatto che ruota attorno alla delicatezza del formaggio Montasio Dop.

Si tratta di un primo piatto che evoca i profumi della montagna e fornisce all’organismo preziosi nutrienti, come le proteine del formaggio e il potassio della zucca.

Scopriamo insieme la ricetta di Eleonora.

 

Gnocchi di zucca su fonduta di Montasio con funghi e anacardi 

Per gli gnocchi

500 g Zucca

100 g Farina

1 uovo

Sale

Per la fonduta

235 ml Latte

50 g Burro

20 g farina

300 g montasio

Sale e pepe

1 spicchio d’Aglio

2 rametti di Rosmarino

150 g di Pioppini

100 g Anacardi

Procedimento

Tagliate a pezzi la zucca, eliminando la buccia, i filamenti e i semi cuocendola in forno per circa per 20 minuti a 180 °. Quando la zucca è cotta, passate la polpa al setaccio, o schiacciatela con uno schiacciapatate, poi mescolatela con la farina setacciata, l’uovo e il sale. Lavorate bene il composto amalgamando tra di loro i vari ingredienti fino ad ottenere una consistenza semisolida, e facile da lavorare. Lasciate l’impasto a riposare a temperatura ambiente coperto da un canovaccio per almeno 10 minuti. Create delle striscioline e poi tagliatele a piccoli bocconcini della dimensione circa di 1,5-2 cm. Passate ora gli gnocchi ad uno ad uno sui rebbi di una forchetta o con il riga gnocchi per dare loro il classico disegno a righe sulla superficie. Mano a mano che li formate disponeteli su un canovaccio infarinato. Ora gli gnocchi di zucca sono pronti per essere cotti in abbondante acqua salata.

Per la fonduta di Montasio

Per prima cosa mettete a scaldare il latte in un pentolino, in un altro pentolino fate sciogliere il burro, poi una volta sciolto, aggiungete la farina e mescolate fino a quando i due composti si saranno amalgamati creando il roux. A questo punto aggiungete il latte caldo e mescolate con una frusta energicamente, successivamente aggiungete il formaggio tagliato a cubetti e continuate a mescolare fino a quando avrete ottenuto una crema vellutata e liscia.

In una padella scaldate l’olio con uno spicchio d’aglio e i rametti di rosmarino, una volta caldo l’olio aggiungete i funghi precedentemente puliti e tagliati. Lasciate cuocere per 5 minuti.

In un’altra padellina fate saltare gli anacardi fino a quando risulteranno ben dorati. Trasferiteli su un tagliere e sminuzzateli grossolanoamente con il coltello.

Ora componete il piatto: scolate gli gnocchi di zucca e aggiungeteli alla padella con i funghi, fateli saltare per 1 minuto e spegnete il fuoco.

Trasferite un mestolo di fonduta sul piatto piano, poi aggiungeteci gli gnocchi e qualche fungo. Completate il piatto con gli ancacardi sbriciolati e un filo d’olio. Serviteli e mangiateli ben caldi.

40 grammi di Montasio al giorno: la ricetta per un cuore sano.

I consumatori abituali di formaggio presentano un rischio ridotto del 18% nei confronti di una patologia cardiovascolare, del 14% verso un infarto e del 10% per l’ictus. A rivelarlo è uno studio dell’università di Soochow in Cina, basato sul monitoraggio di circa 200 mila persone per 10 anni.

 

La vecchia teoria secondo la quale i grassi contenuti nel formaggio sono pericolosi per il benessere del cuore è ormai smentita da numerosi studi, che mostrano come il consumo regolare di questo alimento riduca il rischio di stroke (ictus).

 

In particolare, i formaggi che derivano dal latte intero, come il Montasio Dop, hanno un effetto positivo sul colesterolo buono HDL, effetto che non si riscontra invece nei latticini light. L’azione positiva è infatti esercitata dai grassi che agiscono in sinergia con gli altri nutrienti come proteine, calcio e vitamina A.

 

Inoltre, i formaggi stagionati, come il Montasio Dop Stravecchio (stagionato più di 10 mesi), contengono i tripeptidi, frammenti proteici che sono in grado di ridurre la pressione arteriosa. Un grande vantaggio per le persone che soffrono di ipertensione.

 

Ma quando e quanto formaggio consumare? Come secondo piatto, l’ideale è due o tre volte alla settimana, meglio se in abbinamento a verdure fresche, ottima fonte di fibre. Se si parla di formaggio stagionato bisognerebbe limitarsi a 50 grammi, mentre per il formaggio fresco si può arrivare fino a 100 grammi per singolo pasto. Una porzione di 40 grammi di formaggio è invece perfetta come spuntino da consumare a metà mattina o a metà pomeriggio, anche ogni giorno.

 

Il consiglio dei nutrizionisti è sempre quello di seguire un’alimentazione equilibrata, di preferire i carboidrati integrali a quelli raffinati, di fornire all’organismo una sufficiente quota di proteine e di non farsi mancare frutta e verdura di stagione ad ogni pasto.

 

Scopri l’equilibrata composizione del Formaggio Montasio sul nostro sito: http://www.montasio.com/educazione-nutrizionale/

“Abbinamenti con il Montasio Dop: i consigli dello chef Cesare Gasparri”

Cesare Gasparri (https://scuola.lacucinaitaliana.it/i-nostri-chef/cesare-gasparri) è originario di Pesaro, dopo varie esperienze nella ristorazione, tra cui quelle con figure di spicco come Gualtiero Marchesi e Luciano Tona, si è trasferito a Milano per lavorare a “La Cucina italiana”, dove la tradizione culinaria si sposa con l’innovazione e la creatività. Lo chef ci suggerisce oggi tante idee sfiziose a base di Montasio e abbinamenti gourmet tutti da sperimentare. Scopriamoli insieme.

 

Il formaggio Montasio Dop dà il meglio di sé, anche dal punto di vista nutrizionale, quando viene abbinato alla frutta, inclusa quella esotica, l’importante è calibrare e dosare bene i due ingredienti. Come preparazioni, un chutney di mango può accompagnarsi bene al Montasio stagionato che ha un gusto e un profumo intensi. Anche il cocco può essere accostato al formaggio, basta fare attenzione a bilanciare la dolcezza del piatto. Ad esempio si può preparare una crespella con cocco fresco, cacao amaro e Montasio fresco grattugiato. Un altro connubio particolare è quello dei cubi di Montasio fresco fritti con una salsa ai frutti rossi, l’acidità di questi ultimi aiuterà a pulire bene la bocca tra un boccone e l’altro, rendendo particolarmente piacevole l’esperienza gustativa. La frutta secca, insieme alle spezie, può essere utilizzata invece per preparare dei coreografici lecca-lecca (cialde) di Montasio, capaci di stupire i commensali più esigenti.

 

Per un secondo piatto buono e sano, al Montasio si possono abbinare le verdure, che forniscono vitamine e minerali che vanno ad aggiungersi alle proteine e al calcio del formaggio (per saperne di più: http://www.montasio.com/educazione-nutrizionale/). Un esempio può essere un’insalata di rape miste, preparata con sedano rapa crudo, barbabietola rossa bollita e rape bianche crude o arrostite, accompagnata con la salsa al Montasio, oppure la verza gratinata al forno con Montasio. Nella scelta dei frutti dell’orto da portare in tavola, è meglio tenere in considerazione la stagionalità, così da ottenere il massimo delle sostanze nutritive da ogni prodotto. In autunno, si possono preparare degli ottimi tortelli di zucca ripieni di Montasio come primo piatto, oppure un secondo a base di cubi di Montasio e cubi di zucca fritti. Anche i funghi si abbinano più che bene al formaggio. Una lasagna con funghi e “fonduta” al Montasio (fonduta in questo caso con una besciamella leggerissima in modo da ottenere una lasagna morbida) o un cappello di fungo porcino arrostito intero alla griglia, poi spolverato con del Montasio grattugiato e gratinato in forno, faranno venire l’acquolina in bocca a tutta la famiglia.

 

Un altro mix assolutamente da provare è quello del Montasio con il pesce. In particolare, il cefalo, pesce di fondale dal sapore intenso, è ottimo farcito con fettine sottili di Montasio mezzano e cotto al forno o a vapore. Altra proposta da provare è quella del salmone arrostito abbinato a una salsa di Montasio, un piatto delicato e saporito al tempo stesso.

 

Basta un pizzico di originalità e con il Montasio si possono realizzare piatti buoni, belli da vedere e soprattutto sani. A breve lo chef Cesare Gasparri ci guiderà passo dopo passo alla scoperta di deliziose ricette gourmet. Seguite la Pagina Facebook per rimanere aggiornati: https://business.facebook.com/FormaggioMontasio/.

In forma dopo i 50, l’alimentazione per un corpo sano e bello.

Con l’andare degli anni il metabolismo inizia a cambiare e l’organismo richiede una maggiore attenzione alla propria alimentazione. L’apporto di sostanze nutritive come il calcio e le vitamine infatti aumenta, mentre diminuisce il fabbisogno energetico giornaliero.

 

Varcata la soglia dei 50 anni, occorre riflettere di più su quello che si mette in tavola. La regola d’oro è seguire un’alimentazione il più possibile varia ed equilibrata. Ad ogni pasto non dovrebbe mancare una porzione di frutta o verdura, scelta in base alla stagione, che fornisce una preziosa dose di antiossidanti naturali. Mentre il consumo di carne rossa, soprattutto per quanto riguarda insaccati e salumi, andrebbe limitato a favore del pesce e dei legumi. Questi ultimi, in particolare, contengono i fitoestrogeni che sono preziosi per le donne in menopausa.

 

Poiché dopo i 50 anni ogni anno la massa muscolare cala di circa l’1-2%, è fondamentale garantire all’organismo un buon apporto di proteine. Per questo è bene introdurre nella propria alimentazione qualche prodotto ad alto valore nutritivo, come il Formaggio Montasio Dop che contiene ben il 24-26% di proteine. Una porzione di 50 gr di Montasio stagionato 2 mesi apporta circa 12 gr di proteine, insieme a 370 mg di Calcio, 265 mg di Fosforo e 209 mg di Vitamina A, sostanze che contribuiscono a mantenere forti e sane le ossa. Per saperne di più sulla tabella nutrizionale del Formaggio Montasio è possibile consultare questo link: http://www.montasio.com/educazione-nutrizionale/.

 

Ma non conta solo cosa si mangia, ma anche come e quando. Una corretta masticazione facilita infatti la digestione e attenua il senso di fame tra un pasto e l’altro. Inoltre, l’apporto di calorie andrebbe distribuito con buon senso nell’arco della giornata. Ad esempio, consumare i carboidrati a colazione e a pranzo permette di metabolizzare la gran parte dell’energia introdotta con il cibo nella prima parte del giorno. Mentre una cena leggera a base di proteine e vegetali consente di non affaticare la digestione prima del sonno.

 

Infine, per stare in forma anche dopo i 50 anni è necessario fare attività fisica almeno 5 giorni alla settimana. Dalle lunghe passeggiate in campagna allo yoga, il movimento è fondamentale non solo per mantenere una muscolatura elastica e tonica, ma anche per prevenire i problemi cardio-vascolari. Attività fisica costante e alimentazione sana costituiscono quindi la ricetta magica per sentirsi al top a tutte le età.

 

ll formaggio Montasio DOP “Prodotto della Montagna” (PDM) e “Solo di Pezzata Rossa Italiana” (PRI): il “ritorno al futuro” della tradizione casearia.

Le innovazioni di prodotto e di processo possono contribuire a rafforzare il legame di un’eccellenza italiana come il Montasio DOP con il territorio e le tradizioni.

 

Se in passato il focus delle produzioni casearie era sulla selezione di razze bovine ad alta specializzazione produttiva e sull’industrializzazione della trasformazione, oggi sono diventate prioritarie l’origine del prodotto e la tutela tanto dell’ambiente quanto del benessere animale. Temi, questi ultimi, ai quali il consumatore presta sempre maggiore attenzione.

 

In questo contesto si inserisce la sperimentazione, finanziata dal Centro di Ricerche e Innovazione Tecnologica in Agricoltura e portata avanti dall’Università degli Studi di Udine con la collaborazione dell’Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia, a supporto della produzione del formaggio Montasio Dop con la doppia indicazione “Prodotto della Montagna” e “Solo di Pezzata Rossa Italiana”.

 

Per fregiarsi del marchio Montasio Dop, il formaggio deve rientrare nella zona di produzione indicata dal Consorzio di Tutela:  http://www.montasio.com/il-formaggio-montasio/#zona-di-produzione. Inoltre, può essere classificato come “Prodotto della Montagna” solo il formaggio fatto con latte crudo raccolto, lavorato e stagionato (minimo 60 giorni) sopra i 600 metri di altitudine. L’ulteriore specifica “Solo di Pezzata Rossa Italiana” si riferisce al latte che deve derivare da animali iscritti al Libro genealogico di questa razza, riconosciuta come “razza bovina di utilità nazionale” già negli anni Cinquanta. Ma da dove deriva la Pezzata Rossa e quando si è diffusa? Questo tipo di mucca origina da un’azione di miglioramento genetico dell’antica razza Friulana, svolta attraverso successivi incroci con la Friburghese prima e la Simmenthal poi. Questa razza si è diffusa molto nei primi anni Sessanta in tutte le Regioni, tanto che nel 1986 la Pezzata Rossa Friulana è diventata Pezzata Rossa Italiana.

 

Le proprietà nutrizionali e organolettiche del formaggio sono fortemente influenzate dall’alimentazione delle mucche, che nel periodo estivo sono lasciate libere di pascolare. La produzione del Montasio Dop nelle zone alpine ha positive ricadute sull’ambiente, in quanto contribuisce alla tutela dell’agrobiodiversità e al mantenimento di aree adibite a prato e pascolo, oltre che sull’occupazione degli abitanti di questi luoghi.

 

Il Montasio DOP-PDM-PRI è già disponibile presso la Malga Montasio, raggiungibile comodamente in auto da Sella Nevea (Comune di Chiusaforte), e presso gli spacci del Caseificio di Ugovizza.

Il Montasio sale in cattedra.

La cultura della sana alimentazione si costruisce fin da piccoli. Per questo il Consorzio per la tutela del formaggio Montasio ha realizzato una serie di incontri formativi negli Istituti Professionali Alberghieri di alcune provincie del Veneto e del Friuli Venezia-Giulia. Il progetto ha già coinvolto un migliaio di studenti. Il Presidente del Consorzio, Maurizio Masotti, ha affermato come questo impegno rientri in un piano molto più ampio di rilancio del marchio e sia una delle attività volte a sensibilizzare i consumatori.

Lo scopo principale è sensibilizzare gli studenti e le generazioni future riguardo le qualità e le specificità nutritive di questa eccellenza gastronomica del territorio (per maggiori informazioni: http://www.montasio.com/educazione-nutrizionale/). Ma come si sono svolti gli incontri? Il primo appuntamento si è tenuto presso l’Istituto professionale Dieffe di Noventa Padovana, dove i ragazzi hanno avuto l’occasione di esporre un proprio progetto scolastico, nominato “Italian food lovers, Ambasciatori dell’italian food nel mondo”, con lo scopo di realizzare una serie di eventi dimostrativi nelle scuole alberghiere di tutta Europa, incrementando la notorietà di alcuni prodotti italiani fra i quali, non poteva mancare, il Montasio dop.

Nel corso dei vari appuntamenti gli studenti hanno avuto la possibilità di partecipare ad un’esperienza multisensoriale attraverso la preparazione, il taglio e la degustazione del prodotto. Inoltre, i ragazzi hanno potuto dimostrare le proprie abilità in cucina presentando agli ospiti un menù a base di Montasio. Fatto curioso è stato che durante la degustazione la maggior parte degli studenti abbia manifestato una certa maturità di gusto, dichiarando la propria preferenza per il Montasio Stravecchio, quello con 10-18 mesi di stagionatura.
Visto il grande coinvolgimento generato dagli incontri formativi, nel 2019 è previsto un ampliamento delle attività a tutto il Triveneto con l’implementazione di eventi ludico-gastronomici, open day in latteria e tante altre iniziative dedicate a bambini e ragazzi, perché non è mai troppo presto per imparare a nutrirsi bene.

Caseus Veneti – 2018

Un concorso promosso dai Consorzi dei formaggi DOP che valorizza gusto ed eccellenza del comparto caseario della regione del Veneto. Degustazioni guidate, Pizze con i DOP, mostra mercato, cooking show con i grandi chef emergenti e tanti appuntamenti con i prodotti del territorio.

Il programma completo lo trovate al seguente indirizzo: http://www.caseusveneti.it/il-programma/

 

Il Montasio sarà protagonista come MAIN SPONSOR della manifestazione, le attività previste:

29

Sabato

  • sabato 29 ore 14.00 FORMAGGI IN DIRETTA – a scuola dei maestri casari  – CASEIFICAZIONE DIDATTICA DELLE ECCELLENZE VENETE con il MONTASIO DOP – nel parterre anteriore della Villa
  • sabato 29 ore 16.00 SARANNO FAMOSI – Cooking show – Le forme del gusto – lo chef Samuele Silvestri interpreta il Montasio DOP. (L’ingresso è gratuito. E’ possibile iscriversi ad una sola degustazione max 40 posti disponibili) – Prenotazioni su: http://www.caseusveneti.it/il-programma/
  • sabato 29 ore 17.15 PIZZA CON I DOP – 7 pizze x 7 formaggi DOP + 1 STG – Pizza con il Montasio DOP ed il Prosecco DOC. Degustazioni guidate – Barchessa della Villa – con il campione del mondo Gianni Calaon e il campione Manuel Baraldo  – in collaborazione con il Consorzio Prosecco DOC – (L’ingresso è gratuito. E’ possibile iscriversi ad una sola degustazione max 40 posti disponibili) – Prenotazioni su: http://www.caseusveneti.it/il-programma/
30

Domenica

  • domenica 30 ore 15.00 PERCORSI IN ABBINAMENTO degustazioni con i formaggi Dop del Veneto – “UNA MONTAGNA DI FORMAGGIO”: MONTASIO DOP, Monte Veronese DOP e i vini del Consorzio Asolo Montello – (L’ingresso è gratuito. E’ possibile iscriversi ad una sola degustazione max 40 posti disponibili) – Prenotazioni su: http://www.caseusveneti.it/il-programma/
  • domenica 30 ore 16.30 REALIZZAZIONE FRICO GIGANTE squisitezza a base di formaggio Montasio Dop – DEGUSTAZIONE FRICO in collaborazione con l’Associazione Gruppo Amici de “La Nostra Famiglia” di Serpo – nel parterre anteriore della Villa

 

    Frico GIGANTE con il Montasio DOP

Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 19.00 mostre mercato Bontà da portare a casa

Molti nostri Soci sono presenti con il loro Montasio DOP…. http://www.montasio.com/soci/

Nell’angolo delle DOP siete invitati nello stand del formaggio Montasio DOP per una presentazione e degustazione gratuita del nostro formaggio – presso le scuderie monumentali