Agosto e settembre in Malga Montasio

Vanni Micolini, dell’Associazione Allevatori del Friuli, racconta gli appuntamenti con i sapori genuini e le antiche tradizioni in Malga Montasio.

Dove si trova la Malga Montasio?

Sull’Altopiano del Montasio, da Chiusaforte, in provincia di Udine, si continua attraversando il ponte sul Fella in direzione Sella Nevea. Da qui si segue la segnaletica per i Piani del Montasio e le malghe. Si tratta della più grande area della Regione Friuli Venezia Giulia ad essere adibita all’alpeggio, tanto che nel periodo che va da giugno a metà settembre ospita circa 250 animali, provenienti da 40 allevatori che risiedono in 25 diversi comuni friulani.

 

Quali sono i prossimi eventi in Malga Montasio?

Il 12 agosto è protagonista un’abbinata da 30 e lode: “Polente e Formadi Montasio”, iniziativa realizzata in collaborazione con il Gruppo Tutela Antica Polenta di Fauglis, durante la quale sarà possibile degustare il Montasio DOP Fresco, da 60 a 120 giorni di stagionatura, quello Mezzano, da 5 a 10 mesi di stagionatura, e quello Stagionato, con più di 10 mesi di stagionatura. A seguire, il 2 settembre, il Comune di Chiusaforte organizza l’appuntamento musicale “Gustando il Montasio… in concerto”. Sempre il 2 settembre, in collaborazione con ERSA, si terrà l’incontro con gli chef stellati nell’ambito del progetto MADE. Gli chef saranno impegnati nella preparazione di piatti gourmet a base di formaggio Montasio. Il 9 settembre non si può mancare alla “Festa della transumanza”, un’occasione unica per ammirare il passaggio delle bovine della Malga bardate con corone di fiori. Si tratta di una tradizione antica, portata avanti dagli allevatori per ringraziare il buon andamento della stagione di alpeggio che andava a concludersi proprio con la discesa a valle delle bovine. L’evento, organizzato in collaborazione con la Cooperativa Malghesi della Carnia e Val Canale, prevede anche la degustazione di un ricco ventaglio di Prodotti della Montagna, tra i quali il Montasio DOP. Ad allietare l’evento ci sarà il suono delle fisarmoniche, riunite il 9 settembre in Malga per la quarta Rassegna Alpe Adria di Fisarmonica. Al di là di questi appuntamenti, l’Altopiano del Montasio è un luogo perfetto per il trekking e le escursioni nella natura. La Malga offre una cucina casalinga, che comprende i più gustosi piatti tradizionali, quali il frico preparato con Montasio DOP e i dolci fatti in casa, oltre alla possibilità di pernottare grazie alla presenza di 5 camere con vista sulle montagne.

 

 

In Malga vengono organizzate anche attività didattiche?

Certo, visto che in Malga possiamo far vivere l’esperienza dell’intera filiera: dal pascolo delle mucche, alla mungitura, alla lavorazione dei formaggi in caseificio fino ad arrivare alla vendita dei prodotti presso lo spaccio alimentare. Di recente abbiamo ospitato un gruppo di 120 bambini di Udine che hanno seguito un percorso guidato attraverso tutte queste fasi che mostrano in modo concreto il concetto di “filiera”.

 

Cosa le piace del suo lavoro?

Per conto dell’Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia collaboro alla gestione della Malga Montasio e all’organizzazione degli eventi che qui si tengono. Il bello di lavorare in montagna è stare all’aria aperta, a contatto con gli animali. Uno degli obiettivi della mia attività è mantenere vive le tradizioni di un tempo e farle conoscere alle nuove generazioni. Un altro punto che mi sta particolarmente a cuore è il benessere animale, sull’Altopiano del Montasio le mucche sono lasciate libere di pascolare e questo si riflette anche nella qualità del formaggio che deriva dal loro latte. Qui si realizza infatti il Montasio DOP Prodotto della Montagna, formaggio fatto solo con latte crudo raccolto, lavorato e stagionato (minimo 60 giorni) sopra i 600 metri di altitudine. Si tratta di un alimento naturale dal gusto unico, un vero patrimonio culinario che sfida l’omologazione dei sapori.

Alimentazione in estate: quando il formaggio è amico della linea

Via libera a cibi ricchi di principi nutritivi ma altamente digeribili, come il formaggio Montasio, meglio se abbinato a frutta o verdura.

 

Durante la stagione estiva i nutrizionisti raccomandano di prediligere alimenti ricchi di principi nutritivi ma altamente digeribili, per compensare la perdita di sali minerali e vitamine, dovuta all’aumento della sudorazione, senza affaticare la digestione. La combinazione di un’alimentazione bilanciata con uno stile di vita sano è in grado di migliorare il benessere psico-fisico anche nelle giornate più calde.

 

Innanzitutto, è una buona regola non saltare mai la colazione, infatti, se non si fornisce energia al momento giusto, il corpo rallenta il suo consumo normale poiché non ha carburante e quando gli viene fornito tende a creare scorte, ovvero grassi, piuttosto che usarlo. Cosa mangiare appena svegli? Un’idea potrebbe essere abbinare i fiocchi di avena o uno yogurt a un frutto fresco. E come merenda? Uno spuntino sano ma leggero potrebbe essere un panino integrale con 50g di formaggio Montasio fresco, quest’ultimo fornisce solo 192 calorie, ma ben 370 mg di calcio, 265 mg di fosforo e 209 mg di vitamina A.

Scopri di più sulla tabella nutrizionale del Montasio: http://www.montasio.com/educazione-nutrizionale/.

 

Anche a pranzo e a cena via libera ai cibi freschi e poco trasformati, come pasta integrale (meglio se a pranzo), formaggio Montasio e verdura (anche tre volte a settimana), uova e verdura (per un massimo di 4 uova a settimana), oppure carne e verdura (fino a 2 volte a settimana), legumi e cereali (almeno 2 volte a settimana), pesce e verdura (anche tre volte a settimana). Soprattutto in estate, la verdura andrebbe consumata cruda perché mantiene inalterati tutti i suoi preziosi nutrienti. In più, evitare i cibi caldi aiuta a mantenere costante la temperatura corporea.

 

Per mantenere la linea sono da evitare i cibi confezionati ricchi di zuccheri semplici, sale e conservanti, che fanno aumentare la massa grassa a discapito di quella magra e favoriscono uno squilibrio idrosalino, spesso causa di problemi come la cellulite.  Diventa fondamentale, quindi, leggere sempre con attenzione le etichette alimentari e riempire il carrello della spesa con alimenti freschi.

 

Alla sana alimentazione deve essere abbinata un po’ di attività fisica, come un bel giro in bicicletta da fare ogni sera, che rafforza la massa muscolare e mette in circolo le endorfine per un senso di benessere generale. Tanti consigli per vivere bene e seguire una corretta nutrizione ti aspettano sulla nostra Pagina Facebook: https://business.facebook.com/FormaggioMontasio.

Servitemi un risotto e sarò felice!

Con queste parole la foodblogger Sonia Paladini inizia a raccontare la sua ricetta del Risotto con Montasio e Finferli

Un primo piatto dal sapore delicato ma anche corposo, proprio per la presenza del Montasio Dop che si sposa alla perfezione con il gusto dolce e intenso dei finferli. Si tratta di funghi che vengono raccolti prevalentemente da luglio a settembre e che si prestano ad insaporire sia primi che secondi. Il Montasio, formaggio di montagna dal gusto morbido, delicato e dalla composizione equilibrata: 32 – 36% di acqua, 32 – 34% di lipidi, 24 – 26% di proteine, ben si abbina a questa tipologia di fungo creando un primo piatto gustoso, salutare e raffinato.

Di seguito la ricetta di Sonia Paladini.

Ingredienti per 4 persone:

  • 320 g di riso Carnaroli
  • 100 g di Montasio Dop fresco
  • 100 g di latte fresco
  • 150 g di finferli
  • 1 spicchio d’aglio
  • 50 g di cipolla
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Una spruzzata di vino bianco secco
  • 1 litro di brodo vegetale
  • burro q.b.
  • sale q.b.
  • pepe macinato q.b.
  • un ciuffo di prezzemolo

Preparazione:

Come prima cosa, dedicarsi alla crema di Montasio: mettere 100 g di latte e 100 g di Montasio in un pentolino, quindi scaldare i due ingredienti sul fuoco finchè si saranno sciolti. Spegnere e far raffreddare in frigorifero.

Pulire i funghi: rimuovere la terra con un pennellino e sciacquarli sotto l’acqua del rubinetto. Asciugarli e rimuovere le estremità.

Mondare l’aglio e tagliarlo a metà privandolo dell’anima. Farlo soffriggere in una padella antiaderente dove è stato versato l’olio extravergine di oliva. Cuocere in padella i finferli a fuoco vivo per qualche minuto, aggiungendo un po’ di brodo per non farli asciugare. Infine, condirli con sale e pepe.

Preparare poi il soffritto: mondare e tritate finemente la cipolla, farla soffriggere in una pentola ampia, insieme all’olio extravergine di oliva e al burro.

A questo punto aggiungere il riso e farlo tostarlo, quindi sfumare con il vino bianco. Procedere con la cottura del risotto aggiungendo poco per volta il brodo caldo.

A fine cottura, aggiungere metà della crema di Montasio e una noce di burro, mescolare per mantecare il riso e lasciarlo riposare coperto per circa un minuto.

Impiattare il risotto decorandolo con la crema di Montasio rimasta, i finferli trifolati, un filo d’olio extravergine e qualche ciuffo di prezzemolo.

Buon appetito!

 

Il Montasio Biologico Dop: la scelta sana per il benessere di uomo e natura.

Emanuela Perenzin, alla guida della prima latteria che ha prodotto il Montasio Biologico, racconta i perché della scelta Bio.

Cheese evangelist”, così ama definirsi Emanuela Perenzin, titolare della storica Latteria Perenzin che a Bagnolo, in Provincia di Treviso, produce formaggi da cinque generazioni e che ha iniziato, attorno agli anni 2000, la produzione del Montasio Biologico Dop. Per Emanuela il Bio è una filosofia fondata sul rispetto del territorio e degli animali, uno stile di vita da trasmettere alle nuove generazioni, come emerge dalle sue risposte alle domande che le abbiamo posto.

Come nasce il formaggio Montasio Biologico Dop? A fare la differenza è la materia prima. Si utilizza, infatti, solo latte biologico certificato, prodotto da mucche trevigiane che vengono allevate nel rispetto del ritmo di crescita e del benessere animale, senza costringerle a un rendimento maggiore. Queste mucche sono lasciate libere di stare all’aperto e seguono un’alimentazione naturale, disciplinata da specifiche normative, che si traduce in un’altissima qualità del latte. Una volta arrivato al caseificio, il latte crudo viene termizzato, ovvero sottoposto a un trattamento termico blando, infatti il Montasio Dop non contempla la pastorizzazione proprio per preservarne il sapore e i profumi. Il latte viene quindi addizionato con i fermenti lattici previsti dal disciplinare di produzione e si procede all’aggiunta del caglio. La cagliata viene poi tagliata a piccoli pezzi, che favoriscono la stagionatura e la fuoriuscita dell’umidità, e versata negli stampi. Dopo la pressatura e il ribaltamento della forma, il formaggio viene fatto drenare. Il giorno successivo si procede alla salamoia e, infine alla stagionatura, che deve durare minimo 2 mesi.

Dove viene venduto il Montasio Biologico Dop? Oltre che nel nostro negozio, il Montasio Biologico è acquistabile nei Natura Sì di tutta Italia. La collaborazione con la Gdo specializzata consente a tutti i consumatori italiani attenti alla propria alimentazione di gustare un prodotto naturale. Inoltre, il nostro Montasio Bio viene esportato all’estero, grazie a una rete di distributori, soprattutto in Germania.

Perché scegliere il Montasio Biologico Dop? Ognuno di noi dovrebbe adottare comportamenti e abitudini alimentari che rispettano l’ambiente. L’agricoltura biologica fa bene non solo alla nostra salute ma anche a quella della nostra terra. Consumare prodotti biologici è una scelta etica basata sul “Buono, pulito e giusto” di Carlo Petrini (fondatore dell’Associazione Slow Food), ovvero tre principi di una nuova gastronomia consapevole che dobbiamo impegnarci ad insegnare ai nostri figli.

La foodblogger Sonia Paladini racconta la degustazione di Montasio Dop.

Curiosità storiche e consigli per gustare al meglio questo buono e sano formaggio.

Di ritorno dalla degustazione di Formaggio Montasio Dop presso La Scuola di Cucina Italiana a Milano, la nota blogger appassionata di food & wine Sonia Paladini ha voluto raccontare sul suo blog l’incontro con il Montasio.

Secondo Sonia, il pregiato formaggio, è ottimo consumato grattugiato su paste e risotti o in aggiunta a minestre di verdure, perché in grado di esaltare i sapori di ogni singolo piatto. Il Montasio Dop si presta ad essere utilizzato per la preparazione di aperitivi rustici, ad esempio in aggiunta a salumi o polenta, ma anche per sfiziosi finger food, nei quali dare sfogo alla propria creatività, da abbinare magari a un ottimo calice di Prosecco Doc, come proposto durante la degustazione presso La Scuola di Cucina Italiana.

Durante la degustazione, è stato sottolineato come il Montasio Dop sia naturalmente privo di lattosio e abbia una composizione equilibrata (32 – 36% di acqua, 32 – 34% di lipidi e 24 – 26% di proteine). Inoltre, continua Sonia sul suo blog, l’assaggio di ricette a base di Montasio è stata accompagnata dal racconto della storia di questo storico formaggio, dal quale è emersa la passione per la natura e la montagna delle persone che realizzano questo prodotto. Il formaggio Montasio, la cui nascita viene fatta risalire attorno al 1700, deve la sua bontà alle particolari caratteristiche del suolo e del clima del Friuli Venezia Giulia e del Veneto Orientale nel quale viene prodotto e alla maestria dei casari, che nei secoli si sono trasmessi, di padre in figlio, le competenze del mestiere. A vigilare sulla tipicità del Montasio Dop è, dal 1984, il Consorzio Tutela del Formaggio Montasio (http://www.montasio.com/il-consorzio/).

“Un ottimo compagno di viaggio tra i sapori”, questa la definizione che Sonia dà del formaggio Montasio. Concedersi un pezzettino di Montasio a merenda o dopo l’attività sportiva, diventa una piccola coccola quotidiana, perché, prosegue Sonia, “Volersi bene è la priorità e la condizione necessaria per volerne anche agli altri”.

Per saperne di più sul racconto di Sonia alla degustazione, seguite il Montasio sul profilo Instagram ufficialehttps://www.instagram.com/formaggiomontasio/

Festa del Formaggio a Malnisio: il meglio della produzione di Montasio Dop

Proclamati i vincitori del sedicesimo concorso interregionale del Montasio Dop i cui produttori sono stati premiati domenica 8 luglio durante la storica “Festa del formaggio” a Malnisio che proseguirà fino al 15 luglio prossimo.

Parole di entusiasmo e soddisfazione sono state espresse dal responsabile del Gruppo festeggiamenti di Malnisio, Enore Zuccolin che ha sottolineato l’ottimo riscontro con un numero sempre crescente di caseifici in gara. 27 i partecipanti distribuiti fra le due regioni di produzione del Montasio Dop, Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale.

Premiati i primi tre classificati per il miglior Montasio, per ogni tipologia di stagionatura: fresco, mezzano e stagionato.

Nella categoria “Fresco” a primeggiare è stato il caseificio Della Savia di Basiliano (UD) con il casaro Silvano Della Savia; secondo il Caseificio sociale di Coderno (UD) con Nezha Hamdi; terzo il caseificio Sociale di Cividale/Valli del Natisone con Giovanni Buttolo.

Per la categoria “Mezzano”, si è distinta la Parmalat – Latterie Friulane di Campoformido, (UD) con il casaro Franco Della Mora; secondo ancora il caseificio Sociale di Cividale/Valli del Natisone con Giovanni Buttolo e terza la Latteria Sociale Turnaria di Maron di Brugnera (PN) con Giovanni Gardenal.

Per la categoria “Stagionato”, si è distinta ancora la Parmalat – Latterie Friulane di Campoformido, con il casaro Franco Della Mora, secondo il caseificio Artelatte di Ovaro (UD), con David Urban. Questo è Montasio PDM – prodotto di montagna – dove tutta la filiera produttiva, l’alimentazione delle bovine, la materia prima e le fasi di trasformazione e stagionatura, avviene in territorio montano; terze le Latterie Venete di Vedelago (TV) con Emanuele Bizzotto.

La giuria composta da esperti caseari e tecnici qualificati ha esaminato il prodotto sotto diversi aspetti e caratterizzazioni valutando il formaggio per le sue caratteristiche aromatiche, i profumi, i sapori, i colori, evidenziando delle punte di eccellenza che hanno saputo distinguersi per qualità e “bellezza”.

A presenziare alla manifestazione il neoassessore alle risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier il quale ha ricordato quanto sia prioritario e fondamentale la valorizzazione di questa eccellenza, il presidente del Consorzio di tutela del Montasio Dop, Maurizio Masotti, il presidente dell’Associazione Allevatori Regionale, Renzo Livoni e il presidente dell’organizzazione di Malnisio, Omar De Pol.

Sempre apprezzatissima la degustazione guidata aperta a tutti che ha coinvolto un’ottantina di persone particolarmente attente e interessate all’iniziativa.

Forma, colore e sapore: semplici trucchi per far mangiare le verdure ai bambini.

La maggioranza dei bambini, si sa, non ama le verdure, e spesso non le vuole neanche assaggiare. Ricorrere a qualche trucchetto può essere utile per presentargliele in modo accattivante e garantirsi così che seguano un’alimentazione varia e sana.

Un’idea è quella di preparare piatti che contengano altri ingredienti capaci di mascherare forma, colore e sapore delle verdure. Ad esempio, i tortini con formaggio Montasio e cubetti di patata, zucchina e carota, preparati con i pirottini in silicone a forma di animale, sono una tentazione irresistibile anche per il bambino più “verdurofobo”. Inoltre, l’alto contenuto di proteine, calcio e vitamina A presente nel formaggio Montasio apporta valori nutrizionali importanti per lo sviluppo della struttura ossea dei più piccoli ed essendo privo di lattosio (dai 60 giorni di stagionatura) è indicato anche per i bambini intolleranti a questo alimento.

Un’altra strategia che si può tentare per invogliare i bimbi a mangiare le verdure è quella di inventare storie simpatiche che abbiano come protagonisti proprio i vegetali. La “Super Carota”, il “Broccolo parlante” e la “Fragolina dispettosa” risulteranno così simpatici agli occhi dei piccoli che saranno loro stessi a chiedere di rivederli presto.

Infine, se si possiede un piccolo orticello si può coinvolgere i bambini nella coltivazione delle verdure, conoscerne l’origine e vederne la crescita invoglierà i piccoli ad assaggiarle.

L’importante è sempre evitare di obbligare i bambini a mangiare le verdure controvoglia, perché il rischio è quello di fargliele odiare per lungo tempo. Alle volte un pizzico di creatività è molto più convincente di un’imposizione!

Lifestyle: quando il Pic Nic è chic.

Un cestino in stile provenzale, una grande tovaglia abbinata alle stoviglie e un ventaglio di pietanze attentamente selezionate. Oggi anche il Pic Nic domenicale con la famiglia o con gli amici richiede stile e cura dei dettagli.

Per rendere perfetta una scampagnata fuori porta è indispensabile innanzitutto assicurarsi di possedere un set di portavivande che permettano di trasportare comodamente le pietanze. Per dare un tocco glamour alla mise en place si possono scegliere una tovaglia colorata, da posizionare sopra a una coperta adagiata sull’erba, e stoviglie in ceramica dai colori chiari in modo da creare un gradevole contrasto di colore. L’atmosfera può essere resa ancora più country chic da un mazzetto di fiori posizionato al centro della tovaglia.

Quali pietanze scegliere per un Pic Nic di successo? Le parole d’ordine sono: qualità, stagionalità e creatività. I prodotti Made in Italy dal sapore genuino sono assolutamente da preferire per la preparazione di piatti conditi da un pizzico di fantasia. Ad esempio, invece dei classici panini, si possono preparare dei muffins al prosciutto e formaggio Montasio, da proporre come antipasto; per poi proseguire con una pasta fredda alle verdure e una coloratissima macedonia di frutta fresca. In questo modo si combineranno i principi nutritivi del Montasio, come il calcio, le proteine e la vitamina A, con le fibre contenute nella frutta e nella verdura. Ovviamente bisogna tenere conto dei gusti personali e delle intolleranze alimentari delle persone che partecipano al Pic Nic.

Da non dimenticare, infine, di portare una palla, delle racchette e dei giochi da tavolo per divertirsi tutti insieme dopo il pranzo.

Nato in Francia dopo la Rivoluzione, quando i cittadini presero l’abitudine di organizzare pranzi negli ampi giardini reali, il Pic Nic ha preso così piede che gli è stata dedicata una Giornata Internazionale, il 18 giugno. Già pensato al luogo perfetto nel quale organizzarne uno très chic?

Un cubetto di Montasio: il booster per la corsa.

Complici le belle giornate, la primavera e l’estate sono le stagioni ideali per praticare la corsa all’aria aperta. Sia per il professionista che per il principiante, una sana ed equilibrata alimentazione è fondamentale per massimizzare i risultati dell’allenamento e velocizzare il recupero.

Un valido riferimento alimentare è rappresentato dalla dieta mediterranea, che prevede l’assunzione delle seguenti proporzioni di alimenti: 60-65% di carboidrati, 20-25% di grassi e 10-15% di proteine. Questo regime si basa sul consumo dei prodotti tipici della tradizione italiana in cucina, quali l’olio d’oliva, la frutta e la verdura fresche, i cereali integrali, i legumi, i latticini e il pesce. L’assunzione consistente di carboidrati complessi e di grassi è fondamentale nell’alimentazione di chi pratica la corsa, in quanto negli sport di resistenza sono questi i primi substrati impiegati nel metabolismo energetico dei muscoli. Mentre nel meccanismo di recupero post attività sportiva risultano importanti le proteine, che sono costituite dagli amminoacidi ramificati presenti in buone quantità, ad esempio, nei formaggi stagionati.

Il Montasio stagionato 60 giorni risulta essere un ottimo alleato nella dieta del runner, in quanto 100 grammi di questo latticino contengono ben 24 grammi di proteine, una quantità considerevole se consideriamo che il fabbisogno giornaliero di proteine di un adulto varia, in base all’attività fisica praticata, da 0,8 a 1,5 grammi per chilogrammo di peso corporeo della persona; oltre ad altre sostanze nutritive quali i grassi, che contribuiscono al mantenimento dell’equilibrio ormonale, la vitamina A, che rafforza il sistema immunitario, il calcio, che rende forti le ossa e la vitamina P, ovvero i bioflavonoidi, che proteggono i capillari. Inoltre, il Montasio a 60 giorni di stagionatura, per effetto della tipica lavorazione, è semplicemente privo di lattosio e quindi è ideale per le persone intolleranti a questo alimento.

Infine, per non aumentare eccessivamente il flusso di sangue all’apparato digerente durante l’allenamento è consigliabile consumare uno spuntino digeribile circa tre ore prima dell’esercizio fisico. Lo spuntino deve essere sano, ma è meglio se è anche gustoso, e quindi cosa c’è di meglio di qualche cubetto di Montasio?